Periodico d'informazione e cultura. .


>Indice N.5
Editoriale
Storiella semiseria di un timpano molto, molto sensibile
Il futuro del calcio passa tra gli alberi
Davide Granelli: Soldato e venditore ambulante
Il paese degli alberi che scompaiono
Una strada si S.Maria del Taro al Penna
Camping o Campo?
Le mondine
I nostri funghi: Un prodotto unico
Compiano: un'estate tormentata
Il mandarino è sbarcato a Compiano
Ai cittadini di Bedonia
Escursione ai monti Groppetto e Groppo
La gestione in economia della raccolta dei rifiuti

IL PAESE DEGLI ALBERI CHE SCOMPAIONO
di Gigi cavalli


Nonostante possa sembrare il titolo ad effetto per un romanzo di genere poliziesco “Il paese degli alberi che scompaiono” invece esiste per davvero.

Trattasi, infatti, di Bedonia dove, furtivamente e persistentemente, “mani ignote” (in realtà, notissime, se solo si avesse la volontà di volerle scoprire) hanno già fatto sparire dai viali alberati di questo paese una quantità spropositata di platani, ippocastani, tigli e pruni che, durante molti anni, lo hanno abbellito e rallegrato.

Le ragioni di queste sparizioni appaiono, agli smarriti cittadini di Bedonia, esclusivamente legate ad esigenze di privati cittadini ai quali i viali alberati ostruiscono l’accesso ad un potenziale garage o ad uno spazio in cui, comunque, poter parcheggiare veicoli o decurtano la quantità di luce naturale di cui le proprietà di loro appartenenza potrebbero, invece, beneficiare.
Tutte ragioni, quindi, che nulla hanno a che vedere con quanto in genere si intende per “pubblica utilità”.

Quanto, comunque, lascia più sgomenti di questa vicenda, è non solo lo stato di assoluta impunità di cui godono i mandanti (ed esecutori) di questi atti disgraziati ma, soprattutto, il fatto che assolutamente nulla venga intrapreso “dalle autorità competenti” per porre rimedio a questa situazione.
Ovvero, che non solo non si vogliano prendere provvedimenti nei confronti di chi commissiona (e/o esegue) questi tagli ma, soprattutto, che nulla si intenda fare per rimediare al torto che la cittadinanza intera subisce a causa di questi atti scellerati.

È davvero così difficoltosa l’individuazione degli artefici di queste azioni non autorizzate? E costa (socialmente) davvero così tanto il rimettere a dimora quegli alberi così vigliaccamente eliminati, addebitandone i costi del loro ri-acquisto e re-impianto ai responsabili dei tagli non consentiti? Non sarebbe forse, nel lungo periodo, più alto il costo derivante dal dover vivere in un contesto urbano reso più triste (e meno salubre) da viali in cui regnano sovrani solo asfalto e squallide scatole di latta? Deve realmente accettarsi qual “dato di fatto” che un patrimonio così sapientemente voluto dai nostri antenati sia in questo modo stoltamente sottratto ad una intera comunità causa la insipienza ed inciviltà di alcuni privati cittadini?


^ top ^


<< Torna alla homepage

>Forum
Partecipa al forum interagendo con altre persone esprimendo pareri ed idee inerenti al tuo paese.

>Downloads
In questa pagina avrete accesso ai numeri de "Il Mio Paese" in formato .pdf da scaricare e fondi scrivania con le vedute delle zone di Bedonia, Compiano, Tornolo.

>Contatti
Vuoi dirci la tua? Un suggerimento? Una critica? Non esitare a scrivere alla nostra redazione.

>Pubblicità
Contattaci se vuoi contribuire alla crescita de "Il Mio Paese" e nel frattempo utilizzarlo come veicolo pubblicitario per la tua impresa.

>Vuoi ricevere la rivista?
Voi ricevere Il Mio Paese per posta? Scrivici!
www.ilmiopaese.info